E GLI AMERICANI?
La
Pallacanestro 2015 di Forlì comunica che la nuova squadra di basket Unieuro
inizierà ufficialmente il ritiro e gli allenamenti il prossimo 16 agosto, in
vista delle prime partite amichevoli che sosterrà, già nello stesso mese
estivo. Nel pomeriggio di martedì prossimo la formazione si ritroverà, quindi,
presso il PalaGalassi forlivese per la consegna del materiale, le prime foto
ufficiali e il primo allenamento sotto la guida del nuovo coach Antimo Martino
(nella foto con il presidente Nicosanti) e dello staff tecnico completo.
Seguiranno settimane di lavoro in palestra, alternando esercizi in sala pesi ed
allenamenti di puro basket e di sedute atletiche all’aperto, negli spazi del
Parco Buscherini, per iniziare a mettere benzina nel motore, per conoscersi
dentro e fuori dal campo, fare gruppo e gettare le basi della stagione che
verrà. Per tutti i tifosi e gli appassionati forlivesi, da segnare sul
calendario è la data di domenica 21 agosto: si comincerà con la conferenza
stampa di inizio stagione riservata alla stampa e, a seguire, la squadra e lo
staff verranno presentati ai tifosi e ci sarà il primo e tanto atteso momento
di condivisione tra i giocatori e i sostenitori biancorossi. Nel comunicato
della società nessun accenno o riferimento riguardo l'acquisto dei due
americani che ancora mancano all'Unieuro, eppure al 16 agosto manca solo una
settimana. Possibile che la squadra romagnola inizi la preparazione al prossimo
campionato senza nemmeno uno dei due stranieri? Un vero mistero l'atteggiamento
della Pallacanestro 2015 che fa sospettare che la società non disponga di
finanziamenti congrui a poter pagare due giocatori americani di livello.
Praticamente, può essere che l'Unieuro attenda gli ultimi istanti per poter
acquisire giocatori ancora liberi spendendo il meno possibile, anche se questi
stranieri, proprio perché ancora disponibili sul mercato, non saranno certo dei
fuoriclasse. Insomma, spendere poco per avere poco.
GAZZOTTI
ALL'UNIEURO
Giulio
Gazzotti è l'ultimo acquisto della Pallacanstro 2015 di Forlì. Ala/Centro di 202
cm per 105 kg di peso, Giulio nasce a Bologna il 23 settembre 1991 e si forma
cestisticamente nel settore giovanile della Virtus Bologna con la quale vince
vari titoli nazionali, fino all’esordio in Serie A nel 2009/10. Il suo percorso
di crescita passa per diversi anni di serie B, nel corso dei quali gioca per
Gira Ozzano, Latina, Ferrara e Lucca. Nel 2013 torna stabilmente in Serie A,
prima con la maglia della Virtus Bologna e poi con quella di Cremona l’anno
successivo. Dopo un biennio a Pesaro (2015-2017), torna a Cremona dove rimane
fino al 2019, arrivando così a disputare 7 anni consecutivi in Serie A e
vincendo una Coppa Italia nel 2019. A dicembre 2019 si trasferisce ad Udine
dove rimane per qualche mese prima della sospensione dei campionati a causa
della pandemia, prima di trasferirsi a Tortona con la quale nel 2020/2021
raggiunge la promozione in Serie A. Lo scorso anno, indossa i colori del Basket
Ravenna, arrivando alla semifinale play-off. Per Giulio inizia ora una nuova
avventura, vestita di biancorosso, nell'Unieuro Forlì. Il commento del
giocatore, del responsabile dell’area tecnica-sportiva Antimo Martino e del
presidente della società Giancarlo Nicosanti. Giulio Gazzotti: “Dopo
il primo contatto con la Società e con Antimo, abbiamo trovato in fretta
un’intesa dal punto di vista tecnico, e sono felice di arrivare a Forlì in
questo momento della mia carriera. Sono molto contento, perché in questa nuova
avventura vedo una grande opportunità: credo ci aspetterà un campionato bello e
divertente, con tante squadre competitive e, personalmente, ho voglia di
confermare quanto di buono ho fatto negli ultimi anni. Colgo questa sfida con
l’obiettivo di fare il meglio per una piazza che merita una squadra vincente e
che dia il piacere di essere seguita”. Antimo
Martino: “Giulio ha esperienza, qualità umane
e caratteristiche tecniche che si rileveranno preziose all’interno della
squadra. Oramai conosce molto bene il campionato e, venendo da stagioni
positive, sono convinto che metterà la sua esperienza a disposizione
soprattutto dei più giovani”.
Giancarlo Nicosanti: “Giulio è un giocatore
che si rende utile in tanti aspetti del gioco, è un grande uomo squadra e va a
dare forza e completare un reparto lunghi che vedrà oltre a lui Benvenuti,
Radonjic ed il giocatore straniero che arriverà. Nel corso della sua carriera
si è costruito un’importante esperienza, ha giocato tanti anni in A1 e, negli
ultimi due anni di Serie A2 ha centrato una promozione e giocato una semifinale
play-off”.
RADONJIC
A FORLÌ
Pallacanestro
2.015 comunica l'acquisizione di Todor Radonjic. Ala di 197cm per 90 kg di peso, Todor è nato
a Podgorica (Montenegro) l’1 aprile 1997 e si è formato nel settore giovanile
della Stella Azzurra Roma, acquisendo la formazione italiana. Dopo l’esperienza
con Veroli nel 2015, nella stagione 2016/2017 comincia il suo percorso in A2,
che lo porta ad indossare le maglie di Roseto, Derthona Tortona e Mens Sana
Siena. Nel 2019 si trasferisce a Fabriano dove, dopo l’annata interrotta a
causa della pandemia, nella stagione successiva centra la promozione in A2,
trascinando la squadra e segnando 12.6 punti e catturando 7.2 rimbalzi di
media. La scorsa stagione veste la maglia di Latina, chiudendo a 10.1 punti e
4.3 rimbalzi di media a partita, e tirando con il 43% da tre punti. Le parole
di benvenuto del Presidente Giancarlo Nicosanti e del responsabile dell’area
tecnica Antimo Martino, oltre alle prime dichiarazioni in biancorosso di Todor.
Nicosanti: “Anche Todor
arriva da un campionato importante, ed è un altro giovane che si aggiunge al
nostro roster, profondamente rinnovato. Siamo certi che potrà portare
freschezza ed energia, garantendo quella pericolosità perimetrale confermata
dalle percentuali che ha avuto nell’ultima stagione”. Martino: “Dopo una buona stagione abbiamo condiviso con
Todor l’opportunità di provare a condividere insieme un altro step nel suo
processo di crescita all’interno di un contesto diverso. Ha caratteristiche ben
precise che siamo convinti saranno utili per la squadra nel corso della
stagione”. Radonjic: “Sono molto motivato e felice di cogliere questa
nuova sfida! Sapere che giocherò in una città che respira basket e che è una
piazza storica, mi dà ancora più motivazioni ed entusiasmo, e non vedo l’ora di
iniziare”.
ALL'UNIEURO
ARRIVA POLLONE
La
società Pallacanestro 2.015 di Forlì comunica di aver acquisito Luca Pollone.
Nato a Vercelli il 15/04/1997, Luca è
un’ala di 196 cm per 94 kg. Cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro
Biella, nel 2015 ha debuttato in Serie A2 e con i piemontesi ha giocato fino al
2018. Nella stagione 2018/2019 si trasferisce ad Alba in Serie B (7.3 punti di
media a partita), prima di passare al Green Basket Palermo e poi a Chiusi dove,
nel 2020/21, conquista la promozione in A2. Lo scorso anno, chiude con quasi 10
punti di media, tirando con il 43% da tre punti e catturando 4 rimbalzi a
partita. I commenti del presidente di Unieuro Giancarlo Nicosanti, del
responsabile dell’area tecnica-sportiva Antimo Martino e dello stesso Luca
Pollone. Nicosanti: “Luca
è un altro giovane che si aggiunge ad una squadra che punta sulla freschezza e
sull’entusiasmo. Arriva dopo avere disputato un campionato di alto livello, con
numeri e cifre decisamente significativi che lo hanno visto maturare sempre
più, anno dopo anno. Siamo convinti che la sua crescita possa ancora
continuare, e che quanto di buon ha fatto in questi anni, venga confermato con
la nostra maglia”. Martino: “Luca viene da un
ottima stagione, in cui ha dimostrato tutte le sue qualità. Tuttavia, siamo
convinti che abbia l’ambizione e l’entusiasmo per confermarsi e migliorare
ancora. È un giocatore generoso, che fa tante cose utili per la squadra e che
ha le qualità umane in linea con quelle su cui ci siamo basati nella
costruzione del roster”. Pollone: “Sono carico per
questa nuova avventura: saremo una squadra nuova, che ha tanta voglia di
stupire ma che parte con i piedi per terra con l’obiettivo di migliorare giorno
dopo giorno. Ci tengo poi a ringraziare la Società per l’opportunità che mi sta
dando, e sono orgoglioso di cominciare questo nuovo capitolo della mia
carriera”.
ACQUISTI UNIEURO BASKET
Prosegue l'acquisto di
giocatori per la nuova formazione della Pallacanestro 2015 di Forlì. Dopo
Lorenzo Penna e Fabio Valentini, l'Unieuro ha acquisito la guardia-ala di 194
cm. Daniele Cinciarini, nella foto. Non più giovanissimo, ha appena compiuto 39
anni, Cinciarini è comunque ancora un ottimo tiratore, specialmente dalla lunga
distanza, con una consolidata esperienza nell'eccellenza della pallacanestro
italiana. Se la società forlivese riuscirà ad acquisire, come da voci di
mercato, anche Luca Pollone e Todor Radonjic, si ritroverà con tre ottimi
tiratori che sommati a due buoni americani potranno mirare all'alta classifica.
Per i nomi dei due stranieri sarebbero perfetti gli ex Ravenna Lewis Sullivan e
Austin Tilghman, che con i tre italiani formerebbero un quintetto di micidiali
realizzatori di canestri. A Forlì manca ancora una vera torre, per il momento
sembra che la società stia cercando di portare in Romagna Andrea Mezzanotte,
attualmente a Trento in massima serie, che però, nonostante i suoi 208 cm. di
altezza, non è un vero pivot, ma un'ala pura. Il giovane cestista, 24 enne,
aveva iniziato la carriera cestistica come futura promessa, ma poi non è mai
esploso e non sembra una scelta appropriata per la formazione forlivese.
Purtroppo di giocatori disponibili per quel ruolo ne sono rimasti davvero pochi
sul mercato; vedremo nei prossimi giorni cosa deciderà la società guidata dal
presidente Giancarlo Nicosanti. Intanto Riccardo Bolpin saluta Forlì, dove il
cestista veneziano si è trovato molto bene sia nell'ambiente sportivo che con i
numerosi tifosi. Bolpin sperava in una chiamata da una squadra della massima
serie, in particolare sembrava interessata al giocatore la formazione di
Brindisi, ma caduta questa possibilità avrebbe chiesto di rimanere a Forlì. A
quanto sembra, secondo le voci circolanti, il nuovo allenatore dell'Unieuro
Antimo Martino non lo avrebbe voluto; in verità pare che l'offerta d'ingaggio
fatta a Bolpin dall'Umana Chiusi sia stata superiore alla disponibilità di
Forlì.
UNA SQUADRA DI PICCOLI?
Per il prossimo
campionato di pallacanestro di Serie A2, l'Unieuro Forlì ha iniziato a costruire
la formazione con i piccoli, i portatori di palla. La società forlivese ha
infatti ufficializzato l'acquisizione del playmaker Fabio Valentini, giocatore
di quasi 23 anni, alto 185 cm. che fino ad ora ha militato nella sola Novipiù
di Casale Monferrrato. Valentini non è un importante realizzatore con medie
dalla distanza e da sotto canestro piuttosto modeste. Il giovane cestista è
stato probabilmente scelto dietro suggerimento del nuovo vice di Antimo
Martino, Andrea Fabrizi, che ha seguito il giovane giocatore per sette anni a
Casale Monferrato. La società forlivese sembra ora voler prendere come secondo
playmaker Lorenzo Penna, 24 enne di 180 cm, che vanta percentuali al tiro
ancora più scadenti di quelle di Valentini. Certo che pensare di sostituire un
elemento come Mattia Palumbo, 198 cm. di muscoli, grande recuperatore di
rimbalzi, con due piccoli come Valentini e Penna, ci sembra davvero un rischio.
Mentre alcune altre formazioni si sono rivoluzionate e potenziate acquisendo
fior di giocatori, vedi Treviglio e Cremona, a Forlì si guarda evidentemente
più al risparmio comprando giocatori probabilmenete di basso costo ma anche di
relativo livello agonistico. Insomma sia Valentini che Penna non hanno certo un
curriculum all'altezza di una squadra che vuole fare un campionato al vertice;
con Penna che, tra l'altro, sta uscendo da un brutto infortunio che lo ha
tenuto fuori parquet per diversi mesi. Il nuovo allenatore Antimo Martino che,
come dichiarato dalla società, si deve occupare anche della scelta degli
elementi da inserire nella formazione, avrà probabilmente ricevuto l'incarico
di limitarsi ad una formazione di media o bassa classifica, con lo scopo di
spendere poco e nello stesso tempo di sperare in un miglioramento delle
prestazioni durante il prossimo campionato e quello successivo. A conclusione
dell'acquisizione di Fabio Valentini, ci ha divertito la dichiarazione del
presidente di Unieuro Giancarlo Nicosanti: "La scelta di Fabio Valentini
nasce dalla volontà di portare a Forlì uno dei migliori prospetti italiani in
quel ruolo". Evidentemente il presidente Nicosanti, o si è dimenticato che
aveva in squadra due come Matteo Palumbo e Jacopo Giachetti (quest'ultimo
seppur in età avanzata è certo meglio, solo per esperienza, di Valentini e Penna,
messi insieme), oppure si è fidato senza verifiche dei nomi proposti.
L'UNIEURO CAMBIA
La Pallacanestro 2015
ha reso ufficiale l'acquisizione del nuovo allenatore di Unieuro basket Forlì;
per almeno due anni sarà Antimo Martino (nella foto), il quale, oltre ad essere
il capo allenatore della formazione forlivese, dovrà rivestire anche il ruolo
di responsabile dell'area tecnica-sportiva e si occuperà quindi anche della
scelta e costruzione del roster della squadra. Martino, molisano di Isernia ha
44 anni e in passato ha già ampiamente allenato in regione, prima a Ravenna per
due anni e quindi a Bologna da dove proviene come allenatore della Fortitudo.
Questo il commento di Antimo Martino: “Per prima cosa, voglio ringraziare
la Società per avermi trasmesso fin da subito grande fiducia: sono contento di
entrare a fare parte di una realtà che ha una struttura solida, è ben
organizzata ed è un punto di riferimento in una città di grande tradizione, che
vive di basket. Faremo il massimo per costruire una squadra che possa lavorare
nel quotidiano con l’obiettivo di crescere giorno dopo giorno, e nella quale i
tifosi possano identificarsi. E faremo tutto questo, basandoci su due concetti
chiave: umiltà ed entusiasmo. Non credo molto ai proclami, ma sono certo che
con il lavoro in palestra potremo toglierci insieme delle belle soddisfazioni”. Entusiasmo anche da parte del presidente Giancarlo
Nicosanti: “Portiamo a Forlì un allenatore che, nel corso della
sua carriera, si è costruito un’esperienza a livello nazionale ed
internazionale, che arriva da tre anni di Serie A, e che è stato protagonista e
ha vinto la serie A2. Antimo è una persona di grande professionalità e serietà,
elementi con i quali affronta ogni giorno il proprio lavoro. Nelle esperienze
passate, ha gestito sia la costruzione della squadra, sia il quotidiano in
palestra, e nella nostra Società svolgerà il ruolo di capo-allenatore e
responsabile dell’area tecnica-sportiva. Ci siamo legati con un progetto
pluriennale, perché lo riteniamo la figura giusta per far crescere
ulteriormente le nostre ambizioni, mettendo al primo posto tre parole: lavoro,
umiltà, ambizioni, con l’obiettivo di farne la sintesi migliore”. Adesso il primo importante atto è riuscire a formare
una squadra di titolari all'altezza delle aspettative. L'Unieuro della
formazione dello scorso campionato ha solo Lorenzo Benvenuti ancora a contratto
per un altro anno, per tutti gli altri componenti saranno da fare eventuali
nuovi accordi. Si sperava nella permanenza di Riccardo Bolpin, ma a quanto pare
la guardia veneziana è molto richiesta dalla massima serie e probabilmente
finirà a giocare a Brindisi. Antimo ha già scelto il suo primo assistente che
sarà Andrea Fabrizi, ex Chiusi. Da Chiusi vorrebbe anche portare a Forlì la
guardia Luca Polloni, classe 1997 (9,5 punti e 3,9 rimbalzi a Chiusi nella
scorsa stagione), che potrebbe sostituire proprio Bolpin anche se le sue
percentuali nel tiro da tre sono più scarse di quelle del veneziano. Importante
la scelta di un buon playmaker, per il momento si vocifera il nome di Matteo
Tambone, classe 1994, che nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia di
Pesaro, dopo due campionati a Varese. Rimane il GM Pasquali, il quale però
dovrebbe occuparsi solo delle questioni burocratiche e dei problemi più
strettamente collegati alla gestione societaria. La Pallacanestro 2015 ha
invece ufficialmente comunicato la cessazione del rapporto con il preparatore
atletico Luca Borra, il quale potrà dedicarsi maggiormente allo
sviluppo di una realtà importante a livello locale e nazionale come il
Fisiology.
UNIEURO EVANESCENTE
Mentre
le squadre partecipanti al prossimo campionato di Pallacanestro della serie A2
cominciano già a muoversi, la Pallacanestro 2015 continua a perdersi in
iniziative benefiche che non appartengono ad una società sportiva. In questi
giorni a Forlì è infatti ospite la nazionale Under 20 dell'Ucraina, Paese
completamente devastato dalla guerra con la Russia, sostenuto con le armi
fornite anche dal Governo italiano. Come nell'ultimo anno, la società forlivese
si "perde" in iniziative stravaganti che nulla hanno a che fare con
l'attività sportiva professionale, vedi la distribuzione di panettoni e pandori
per Natale fatta dai giocatori titolari dell'Unieuro. Questa nuova iniziativa,
che secondo la stessa società, la rende orgogliosa, viene organizzata insieme
al Comune di Forlì, al fine di preparare la formazione ucraina per i prossimi
europei di categoria che si giocheranno a Podgorica, in Montenegro, dal 16 al
24 luglio. Durante la presentazione della squadra ucraina, il Presidente
dell'Unieuro basket Forlì, Giancarlo Nicosanti, ha dichiarato:
“Per noi è davvero un onore avervi qua, perché sappiamo il momento
difficile che voi e le vostre famiglie state vivendo”. Come Società e Soci
della Fondazione, appena ci è stata proposta, abbiamo sposato questa iniziativa
senza nemmeno pensarci: per quello che possiamo, saremo al fianco di questi
ragazzi; e spero che un giorno, quando sarà tutto finito, possano ricordare i
loro giorni a Forlì come un’esperienza felice della loro vita. Aggiungo che,
iniziative come questa, ci rendono orgogliosi: siamo cresciuti tanto in questi
anni anche per aspetti “extrasportivi” e sono davvero emozionato nel vedere qui
questi ragazzi e potere fare qualcosa per loro. Qualcosa che possa farli stare
bene in un momento complicato”. Certo un bel gesto, ma intanto le
formazioni avversarie si stanno velocemente muovendo, perché è logico che chi
arriva prima ha maggiore possibilità di scegliere i giocatori più adatti e più
efficienti. L'Unieuro, come già dimostrato in passato, se la prende calma; ha
mantenuto il GM Pasquali e a quanto sembra vuole dare carta bianca nella scelta
dei giocatori al nuovo allenatore, che però ancora non c'è. Giunge notizia che
la squadra di Treviglio ha acquisito Pierpaolo Marini, un giocatore che sarebbe
stato perfetto per la formazione forlivese. Il presidente Nicosanti sarà
senz'altro un ottimo amministratore aziendale, ma condurre una squadra sportiva
è ben altra cosa.
MUSEO
DI ERCOLANO
Denso
weekend di appuntamenti al Parco Archeologico di Ercolano, dove sabato 14 maggio 2022 torna
la Notte Europea dei Musei,
l’apertura straordinaria serale di musei e siti archeologici al costo simbolico
di 1 euro, iniziativa giunta alla sua diciottesima edizione, realizzata grazie
al Piano di Valorizzazione MIC 2022. Il Parco Archeologico di Ercolano
partecipa all’evento europeo con l’apertura straordinaria serale del percorso
sotterraneo del Teatro
Antico con tre turni di visita - alle ore
20.00, 21.00 e 22.00 – aperti per gruppi di massimo 10 persone per ciascun
turno; la durata della visita sarà di circa 50 minuti. Il costo del biglietto
sarà di 1,00 euro, salvo le gratuità previste dalla normativa. L’acquisto dei
biglietti potrà avvenire on line al sito www.ticketone.it (prevendita
1,50€) e in biglietteria. La vendita per la visita al Teatro terminerà, sia on
line, sia in biglietteria, alle ore 18.00 del 14 maggio. I visitatori sono
invitati a presentarsi all’ingresso del teatro, in Corso Resina n. 187, con 10
minuti di anticipo rispetto all’orario di inizio della visita. Si ricorda che
il percorso è dedicato solo a chi ha compiuto 18 anni. A causa del numero dei
posti limitati si consiglia di programmare in anticipo l'acquisto del
biglietto. Si ricorda inoltre che il costo del biglietto di accesso al Teatro
Antico per le visite diurne rispetterà le consuete tariffe e che in occasione
della Notte Europea dei Musei l’area archeologica non sarà visitabile. Domenica 15 maggio
torna l’appuntamento domenicale con I laboratori del gusto organizzati in
collaborazione con Slow Food per valorizzare la cultura del cibo, attraverso il
dialogo e la gioia di stare insieme, imparando a conoscere da vicino i prodotti
del territorio vesuviano, a partire dalle loro antiche origini fino al loro
all’utilizzo nella odierna gastronomia. Esperti coltivatori e produttori
accompagnano i partecipanti alla ri-scoperta degli alimenti della tradizione
enogastronomica antica e moderna. Domenica 15 maggio sarà la volta de "Il
Paniere Vesuviano" come strumento per salvaguardare e valorizzare l’agro
biodiversità ancora presente sul territorio, reagire dal basso ai cambiamenti
climatici, supportare le piccole aziende agricole che si ispirano ai valori del
cibo buono, pulito e giusto di Slow Food attraverso il recupero delle antiche
tradizioni culturali della nostra Comunità. Ai partecipanti sarà offerta
la degustazione di alcuni dei 23 prodotti tradizionali (frutta, ortaggi,
zafferano, vino, ecc.) presenti con una breve descrizione delle loro
peculiarità. I Laboratori del gusto sono realizzati grazie al sostegno della
Regione Campania, nell’ambito del POC 2020. “Sono
questi i weekend che amiamo al Parco di Ercolano – interviene il Direttore Sirano – ci
stiamo riappropriando di spazi e vitalità: con l’apertura serale del Teatro
offriamo l’emozionante esperienza di esplorare la storia di
Ercolano e con I laboratori del gusto invece un’immersione nelle radici culinarie
di queste terre, che non finiscono di stupire”. Inoltre
mercoledì 18
maggio 2022 si celebra la Giornata Internazionale dei Musei (International
Museum Day – IMD) ed il Parco Archeologico di Ercolano aderisce aprendo i
cancelli al pubblico nel giorno di riposo settimanale. Obiettivo della Giornata
Internazionale dei Musei è avere consapevolezza del fatto che i Musei sono
un importante mezzo di scambio culturale, arricchimento delle culture e
sviluppo di comprensione reciproca, cooperazione e pace fra i popoli. “Abbiamo
voluto partecipare a questa giornata aprendo il Parco al pubblico nel giorno di
chiusura settimanale – dichiara il Direttore Francesco Sirano - e
ben lieti rimandiamo alla prossima settimana i lavori che vanno svolti in
assenza di visitatori . E prendendo spunto dai temi proposti per l’edizione di
quest’anno, possiamo ben dire che il Parco di Ercolano ha davvero ‘il potere di
costruire una comunità attraverso l’educazione, di intrecciare un tessuto
sociale essenziale per la costruzione della comunità’; è su tale principio che
è stata costruita l’identità visiva nuova del Parco e tali fondamenti guidano
quotidianamente il nostro lavoro”.
FESTIVAL
DEL GIORNALISMO
Si è ufficialmente dato
inizio alla seconda edizione del Festival del Giornalismo di Verona, con la
conferenza stampa che si è svolta ieri, martedì 10 maggio, al Foyer del Teatro
Nuovo di Verona. Una seconda edizione che già si preannuncia ricca sia dal
punto di vista dei relatori, con 32 giornalisti e giornaliste ospiti, sia per
la sua più ampia presenza sul territorio, con eventi dislocati su Verona e
provincia in ben 8 giornate di Festival a partire da venerdì 13 maggio 2022. La
tematica al centro della rassegna di quest’anno è di nuovo l’informazione, ma
analizzata dal punto di vista del contesto da cui nasce e prende forma. Il concetto di Ecosistema è il fil rouge che attraversa il Festival,
rimandando sia al contesto giornalistico e al dibattito sull’etica di
produttori e consumatori di notizie, sia alle tematiche ambientali, così
attuali e urgenti. La conferenza stampa si è aperta alle 17 con i saluti
dell’assessora alla Cultura del Comune di Verona Francesca Briani. Dopo aver
ricordato l’importanza dell’iniziativa nella pur ricca offerta culturale
veronese, che riesce a dare spazio a nomi conosciuti e importanti nel panorama
giornalistico, ha sottolineato come «veniamo da due anni in cui l’informazione
si è delineata come esigenza collettiva, diversamente dal passato, ed è quindi
fondamentale avere un’occasione, a Verona, in cui acquisire delle chiavi di
lettura sui contenuti cui siamo esposti tutti i giorni». Il presidente della Prima
Circoscrizione Centro Storico Giuliano Occhipinti ha successivamente
sottolineato la rilevanza dell’iniziativa, aggiungendo che «questo festival
tocca tematiche importanti come la sostenibilità ambientale e l’informazione:
la sinergia delle due cose deve aiutarci ad affrontare il futuro, coinvolgendo
anche le nuove generazioni». Hanno quindi preso
parola le portavoci delle due realtà che hanno ideato e organizzato
concretamente il Festival: Elena Guerra, direttrice del magazine online Heraldo
e Fabiana Bussola, presidente dell’associazione culturale Heraldo Ets. Entrambe
sono concordi nell’affermare che il tema scelto per questa seconda edizione,
quello di Ecosistema, ha acquisito il duplice sguardo al contesto
dell’informazione e al discorso sulla sostenibilità ambientale in un passaggio
quasi obbligato dai recenti avvenimenti geopolitici, in cui si è arrivati a
parlare di crisi energetica, accesso al cibo, sostenibilità e stili di vita.
«Coltivare il rapporto tra lettore e giornalista è importante: è un modo per
avvicinarsi ai temi quotidiani in modo trasversale. Noi per primi, come fruitori,
siamo responsabili di quello che portiamo nel mondo». "Sia nelle
collaborazioni che nel periodo dell’anno scelto, infatti, abbiamo ricercato in
questa edizione un collegamento più stretto col mondo della scuola e
dell'università, perché uno degli obiettivi che ci siamo posti fin dall’inizio
del nostro percorso è stato il bisogno di sviluppare senso critico e
riflessione. C'è anche un maggiore coinvolgimento delle altre testate veronesi:
gli incontri infatti assumono diverse connotazioni anche attraverso il
coinvolgimento delle persone.» Nel suo intervento, il responsabile Direzione
Territoriale di Verona e Nord-Est di Banco BPM Alberto Melotti dice di aver
accettato di sostenere il progetto per una comune visione di intenti: «Si
tratta di un evento che qualifica la nostra città nella ripresa post-covid e
anche noi stiamo portando avanti una serie di iniziative sul territorio volte a
sensibilizzare e coinvolgere sui temi del cambiamento climatico, tematiche
sociali, governance e gender gap, attraverso un grande investimento in
progetti, incontri e corsi di formazione».
Franca
Castellani, vicepresidente di Coldiretti Verona, ente che ospiterà il Festival
nella sede del Mercato Coperto, ha quindi parlato di «un connubio perfetto con
la nostra attività, poiché si parla di accesso al cibo e di corretta
informazione, argomenti che ci coinvolgono anche in quanto produttori. Siamo
felici di festeggiare il nostro primo anno al Mercato Coperto mettendo a
disposizione questo spazio alla collettività».
La
conferenza stampa si è conclusa con l’intervento di Giampiero Musarra di
AssistiAmo, che ha espresso la sensibilità dell’azienda al mondo del
giornalismo e dell’informazione, poiché «lavoriamo ogni giorno a stretto
contatto con persone in difficoltà, e comprendiamo quanto sia importante la
libertà di espressione e la veridicità delle notizie per il vivere comune». In generale si è sottolineata l’importanza di portare a Verona un
luogo di discussione e condivisione pubblica dedicato al fare informazione e
agli aspetti che il nuovo sistema dell’informazione mette in luce per il
futuro, con risvolti che coinvolgono le prossime generazioni e persino
l’economia. Alla conclusione della conferenza stampa Maura Gancitano,
fondatrice con Andrea Colamedici del progetto filosofico Tlon, ha dato
ufficialmente il via agli eventi in programma. L’incontro dal titolo “Cogito
ergo stop” è stato occasione di una riflessione sulla necessità di rallentare
per generare un pensiero profondo, rispetto ai tempi sempre più vorticosi
dell’informazione. Gancitano ha anche presentato l’ultimo libro, Specchio delle mie brame, uscito pochi
giorni fa per Einaudi, in cui riflette sul ruolo della bellezza. «Quello della
bellezza è un tema sterminato: ho avuto la possibilità di studiare le ricerche
scientifiche su come la bellezza sia a tutti gli effetti un mezzo di controllo.
Il problema è capire che lo sguardo che abbiamo sul corpo non è mai oggettivo,
ma frutto dell’educazione all’interno della società, e che porta con sé anche
lo stigma della vergogna del proprio corpo. Spero che il mio libro sia
liberatorio» ha affermato Gancitano,
portando alla conclusione della giornata. La seconda edizione del Festival del
Giornalismo di Verona, organizzata da Heraldo Magazine e Heraldo Ets, gode del
patrocinio del Comune di Verona e della Prima Circoscrizione Centro Storico,
del Dipartimento di Cultura e Civiltà dell'Università di Verona, dell'Ordine
dei Giornalisti del Veneto, della Fondazione Antonio Megalizzi. È realizzata
grazie al contributo di Banco Bpm, main sponsor, AssistiAmo Group, De-Lab,
C-Partner, Soroptimist International - Club di Verona, Cantina Monteforte,
Rotary Club Verona Nord e Villafranca di Verona. Si ringraziano per il supporto
tecnico Teatro Stabile Verona, Filmica Produzioni video, Associazione Quinta
parete, Galleria Filippini - Mercato Coperto, Grafical, D-hub atelier, libreria
Pagina Dodici, Pizzeria Berberè, Caffè Goppion Fairtrade, Associazione
culturale Le ali delle notizie, Festival del Giornalismo Ronchi dei Legionari,
Best Western Hotel Armando, Hotel Veronesi La Torre, Flover, Cantina
Valpolicella Negrar. Un particolare ringraziamento va a Palazzo Maffei Casa
Museo, per la disponibilità ad accogliere in visita della prestigiosa
collezione i giornalisti e le giornaliste ospiti della manifestazione.
PREMIO BIAGIO AGNES
2022
Volti noti e personaggi
emblematici di caratura internazionale saranno protagonisti della XIV edizione
del Premio Biagio Agnes, in programma a Roma sabato 25 giugno. Dai
successi sanremesi di Amadeus, alla satira politica del duo
Cucciari-Lauro, la fiction impegnata con Blanca e il racconto dall’inferno di
una Ucraina che brucia con le testimonianze sul terreno dei giornalisti Mstyslav
Čhernov, Evgeniy Maloletka Vasilisa Stepanenko di Associated Press. Si
preannuncia un appuntamento ricco di spunti con al centro informazione,
intrattenimento, inclusione e varietà. I vincitori del Premio
Internazionale del Giornalismo e dell’Informazione, dedicato allo storico
Direttore Generale della Rai, sono stati designati nel corso della riunione della Giuria del “Premio
Biagio Agnes”, presieduta da Gianni Letta. Un riconoscimento particolarmente
significativo quale evento televisivo dell’anno è stato assegnato ad Amadeus
per la 72a edizione del Festival di Sanremo. Record di ascolti: la
serata finale, con una media di share del 64,9% oltre 10 punti in più rispetto
all'anno scorso, centra il risultato più alto dal 2000. Il Festival di Amadeus
ha conservato il fascino della tradizione ma ha saputo rinnovarsi aprendo a
mondi lontani, offrendo il palco dell’Ariston a temi, generi e generazioni
diversi. Ha richiamato l’attenzione di un pubblico giovane abituato più ai
social che alla televisione. Non un semplice conduttore ma un vero direttore
artistico che ha fatto di Sanremo il Festival dell’inclusione. Il duo Cucciari
– Lauro dal lunedì al venerdì, con Un giorno da pecora, intrattiene il
pubblico di Rai Radio 1 raccontando la politica con un tocco di satira e ilarità
senza rinunciare agli argomenti di attualità. Il Premio Cinema va a I
fratelli De Filippo di Sergio Rubini, un omaggio alla storia dei figli
illegittimi di Eduardo Scarpetta. Tre ragazzi che grazie al loro talento
seppero riscattarsi e invertire le sorti del loro destino diventando famosi in
tutto il mondo con il cognome della madre. Tra passato, presente e futuro il
“Premio per il Giornalismo Digitale” andrà a Marco Pratellesi, uno dei
principali artefici dello sviluppo delle testate giornalistiche online negli
ultimi trent’anni. Con una media d’ascolto che supera i 5 milioni e mezzo a
puntata il “Premio Fiction” è stato assegnato a Blanca, la serie di Rai
1 tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi con Maria Chiara Giannetta, Giuseppe
Zeno e Pierpaolo Spollon. La giuria, in un momento
così delicato sul piano della politica internazionale con lo scoppio della
guerra tra Russia e Ucraina, ha voluto riconoscere il merito sul campo dei
giornalisti che, rischiando la vita in prima persona, hanno testimoniato con
immagini e racconti i fatti dal fronte di guerra. Il Premio alla carriera va a
Sir David Robert Gilmour, biografo, storico ed editorialista del settimanale
britannico The Spectator. Noto in Italia per The Pursuit of Italy,
una ricerca storica sul Belpaese dal Rinascimento ai giorni nostri edita nel
2011. Gilmour è un osservatore attento e distaccato, nella raccolta dei fatti
punta a smontare i miti e ricostruire i particolari realmente accaduti. Di
seguito i vincitori del “Premio Biagio Agnes 2022”: Premio
Internazionale: Mstyslav Čhernov, Evgeniy Maloletka e Vasilisa
Stepanenko, Associated Press. Premio
Giornalismo Politico: Angelo
Panebianco, Corriere della Sera.
Premio Carta Stampata: Monica
Guerzoni, Corriere della Sera. Premio
Giornalismo Periodico: Maria Corbi e Francesca Sforza, magazine Specchio supplemento domenicale de La
Stampa. Premio per la
Televisione: Amadeus, 72a edizione del
Festival di SanremoPremio Giornalismo Televisivo: Monica Maggioni, Tg1.
Premio Fiction: Blanca, Maria
Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon. Premio Cinema: I Fratelli De Filippo,
film diretto da Sergio Rubino con
Giancarlo Giannini, Susy Del Giudice e Anna Ferraioli Ravel. Premio
Giornalista economico: Alberto Orioli, Il Sole 24 Ore. Premio
Miglior Cronista: Ileana
Sciarra, Adnkronos. Premio
per la Radio: Un giorno da pecora, Rai
Radio 1. Conduttori Geppi Cucciari e
Giorgio Lauro. Premio
Giornalismo Digitale: Marco Pratellesi, settimanale Oggi. Premio Giornalismo Sportivo: Pier Bergonzi, La Gazzetta dello
Sport. Premio Giornalista
Scrittore: Virman Cusenza, Giocatori
d’azzardo. Storia di Enzo Paroli, l’antifascista che salvò il giornalista di
Mussolini (Mondadori, 2022). Premio Under 40: Camilla
Mozzetti, Il Messaggero. Premio
Speciale: Michele Guardì. Premio
alla Carriera: David
Robert Gilmour, The Spectator. Il Premio Biagio Agnes anche quest’anno sarà
presentato da Mara Venier e Alberto Matano. La cerimonia sarà trasmessa su
Raiuno lunedì 27 giugno in seconda serata. Come da tradizione, la Fondazione
Biagio Agnes assegna una Borsa di
studio al primo classificato in graduatoria della Scuola Superiore di
Giornalismo dell’Università Luiss di Roma. La giuria del “Premio Biagio Agnes”
(nella foto) è composta da: Gianni Letta (Presidente), Giulio Anselmi, Carlo
Bartoli, Vincenzo De Luca, Stefano Folli, Luciano Fontana, Carlo Fuortes, Paolo
Garimberti, Guido Gentili, Giampiero Gramaglia, Luigi Gubitosi, Paolo Liguori,
Pierluigi Magnaschi, Massimo Martinelli, Giuseppe Marra, Antonio Martusciello,
Monica Mosca, Agnese Pini, Antonio Polito, Aurelio Regina, Carlo Robiglio,
Danda Santini, Marcello Sorgi, Fabio Tamburini e Mons. Dario Edoardo Viganò.
LE CITTÀ PIÙ INQUINANTI
Quando si parla di
lotta al cambiamento climatico,
non si può non menzionare il ruolo determinante delle singole città. Secondo
Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding
ambientale ed energetico, i
centri urbani sono responsabili dell’80% del consumo energetico e delle
emissioni: nella top-25 delle città più inquinanti
al mondo figurano Handan
con 199 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti immesse in atmosfera ogni
anno, Shangai
(188 Mt Co2 eq.), Suzhou
(152 Mt Co2 eq.), Dalian
(142 Mt Co2 eq.), Pechino
(132 Mt Co2 eq.), Tianjin
(123 Mt Co2 eq.), Mosca
(112 Mt Co2 eq.), Wuhan
(110 Mt Co2 eq.), Qingdao
(93 Mt Co2 eq.), Chongqing
(80 Mt Co2 eq.), Wuxi
(77 Mt Co2 eq.), Urumqi
(75 Mt Co2 eq.), Bangkok
(73,2 Mt Co2 eq.), Istanbul
(72,9 Mt Co2 eq.), Guangzhou
(71 Mt Co2 eq.), Huizhou
(68,5 Mt Co2 eq.), Sijiazhuang
(67,5 Mt Co2 eq.), Zengzhou
(66 Mt Co2 eq.), Shenyang
(60 Mt Co2 eq.), Shenzhen
(60 Mt Co2 eq.), Kunming
(60 Mt Co2 eq.), Hangzhou
(60 Mt Co2 eq.), Tokyo
(58 Mt Co2 eq.), Hong
Kong (56 Mt Co2 eq.) e New York (54 Mt Co2 eq.). Queste 25 metropoli producono il 52% delle emissioni globali:
a metterlo in evidenza è proprio un’elaborazione
di Ener2Crowd, basata sui dati della ricerca “Keeping
Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities
Worldwide” condotta da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, ricercatori della School
of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina. Insomma,
quando si parla di lotta al cambiamento
climatico, non si può non menzionare il ruolo
determinante delle singole città. Dati non di poco conto visto che influenzano
significativamente la salute delle persone e quello dell’intero pianeta, ma la soluzione può arrivare dalle stesse città
se si attua un cambiamento di rotta che vuole il ripensamento dell’urbe in
ottica sostenibile. Ed è proprio qui che s’inserisce il ruolo dei GreenHero che proprio nelle grandi città
vivono e lavorano. In Europa, invece, le più inquinanti sono Mosca con 112 milioni di tonnellate di Co2
equivalenti immesse in atmosfera ogni anno, Istanbul con 72,9 milioni di tonnellate di
Co2, Francoforte
con 46 milioni di tonnellate di Co2, San
Pietroburgo (43 Mt Co2 eq.), Atene (39 Mt Co2 eq.), Berlino (28 Mt Co2 eq.) e Torino (23 Mt Co2 eq.). «Le città italiana più inquinanti in assoluto
sono Torino —settima in Europa— e Piacenza che è ventiduesima con 1,5 milioni di tonnellate di Co2
immesse in atmosfera» puntualizzano gli analisti di
Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding
ambientale ed energetico. Proprio a partire
dalle grandi città, il nuovo modello di finanza etica di Ener2Crowd
permetterà di ridurre l’inquinamento, grazie all’appetito degli investitori per
i prodotti finanziari in
grado di combattere il climate change che garantiscono
comunque un ottimo ritorno economico.
Nelle grandi città
italiane, inoltre, risiedono la maggior parte dei GreenHero:
i maggiori investitori della piattaforma Ener2Crowd si trovano infatti a Roma, Milano, Napoli e Torino, dove oggi questa forma di
investimento è una realtà all’ordine del giorno. «Ma tutti —anche nelle città più
piccole— possono dare un contributo per
costruire un futuro a zero emissioni, scegliendo tecnologie green e
sostenibili, volendo anche nel loro stesso territorio»
tiene a precisare Niccolò Sovico,
ceo di Ener2Crowd. L’idea di
Ener2Crowd.com è quella di convincere quella massa critica di risparmiatori che
da sempre puntano sugli
investimenti più sicuri possibili —che una volta erano
gli immobili ed i titoli di Stato— oggi
in fuga dai prodotti finanziari dai rendimenti irrisori
e non più solidi come un tempo. «Vogliamo dare a tutti l’opportunità di fare qualcosa di
concretamente buono per l’ambiente e per il nostro futuro» spiega Giorgio Mottironi, chief
strategy officer di Ener2Crowd nonché chief
analyst del GreenVestingForum.it.
PARLAMENTO EUROPEO
La
sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa, che si terrà l'8-9 aprile,
discuterà le proposte concrete dei gruppi di lavoro. I
Presidenti di nove gruppi
di lavoro della plenaria presenteranno alla plenaria della
conferenza le proposte consolidate e raggruppate per temi. Le proposte si
basano sulle raccomandazioni fatte dai
panel dei cittadini europei, sugli input dei panel
nazionali, sulle idee raccolte nella piattaforma
digitale multilingue, e dalle discussioni delle precedenti sessioni
plenarie e dei gruppi di lavoro. Venerdì 8 e domenica 9 aprile 2022 (incluse le
riunioni preparatorie dei gruppi di lavoro e dei caucus politici). Parlamento
europeo a Strasburgo, con partecipazione in presenza. Questa sessione plenaria
darà seguito al lavoro svolto il 25-26 marzo dalla sessione precedente
e dai nove gruppi di lavoro, in cui sono state discusse le proposte preliminari
dei gruppi di lavoro. La Plenaria presenterà le proposte finali al Comitato
esecutivo, che redigerà una relazione in piena collaborazione e trasparenza con
la Plenaria stessa. Per maggiori informazioni sulla composizione, lo scopo e il
lavoro della Plenaria, e per scaricare tutti i documenti pertinenti (compreso
l'ordine del giorno) del prossimo fine settimana, è possibile consultare la
pagina web della Plenaria della Conferenza.La relazione finale della
piattaforma digitale multilingue, basata sui contributi dei cittadini raccolti
fino al 20 febbraio, è disponibile online. I cittadini possono
ancora presentare contributi sulla piattaforma, per permettere al dibattito di
continuare online. I contributi presentati dopo il 20 febbraio potranno essere
inclusi in una relazione finale dopo il 9 maggio.
MERCATINO EFFIMERO
In attesa di scoprire quali
saranno le novità che caratterizzeranno il Labirinto Effimero di Alfonsine per la stagione 2022, l’Azienda Galassi è pronta a inaugurare il
Labirinto Sospeso (nella foto) lo farà con una due giorni di “Mercatino Effimero”. Sabato 9 e domenica 10 aprile,
infatti, nella corte dell’azienda, ingresso dei labirinti, ci sarà una mostra mercato d’arte e d’artigianato.
Saranno presenti, tra gli altri: la mosaicista Kina Bogdanova, la pittrice
SilviaTampieri, il ceramista Urbano con la collezioni “Le mia valli”, la
pittrice paint rock Annamaria Armari con le sue “Briciole di mare”, Tundem by
GabriellaDemeter con le famose berrette con le orecchie. E poi ancora dolciumi,
lavori a maglia e uncinetto, abiti sartoriali. Il “Labirinto Sospeso”,
con un percorso di 2,5 km su una superficie di 4.000 mq realizzato con canne di
bambù sospese e altro materiale di recupero, è una vera opera di
“land-art”sempre uguale ma sempre diversa, perché in continua interazione sia
con gli elementi della natura sia con i viandanti che lo attraverseranno. Ad
impreziosire questa “arte della terra” ci sarà anche una nuova installazione realizzata dallo studio Denara, già
ospitato nel 2021 con l’opera dal titolo “Selva”, dedicata
alla selva oscura dantesca. Entrambe le giornate si svolgeranno dalle ore 10
fino al tramonto. In questa due giorni verrà inaugurato anche il nuovo agribar
e bistrot “Accanto”. L’Azienda agricola Galassi Carlo si trova in via Roma, 111
ad Alfonsine (RA). Info e prenotazioni cell. 335 8335233 info@galassicarlo.com www.galassicarlo.com
MERCANTEINFIERA A PARMA
Parte sabato 12 febbraio a Fiere di Parma,
Mercanteinfiera che per 9 giorni, vedrà Antiquariato e Modernariato confondersi
con il Design storico ad esempio di Albini, Pesce, Sottsass e Caccia Dominioni
ma anche con bizzarrie vintage, come il portagioielli regalato dal Presidente
della Paramount a Marlene Dietrich o il collezionismo firmato Chanel, LV,
Hermès, Versace, Gucci e Manolo Blahnik. In attesa buyer da mezzo mondo. Design storico e modernariato,
arredi di un altro tempo, che hanno attraversato i decenni passando di
generazione in generazione e pronti per un’altra vita. E’ la durabilità,
l’altra faccia della sostenibilità. Sono questi “arredi felici” che non invecchiano per la bellezza del
progetto ideativo e per la qualità dei materiali, i protagonisti - accanto ad
Arte e Antiquariato - di Mercanteinfiera il salone di Fiere di Parma
in programma dal 12 al 20 marzo. Quarantamila mq di superficie
espositiva, quattro padiglioni e 1000 espositori che sono in realtà mille
microcosmi di arredi sentimentali capaci di mixare archeologia, antiquariato
(sono ben quattro i secoli di storia dell’arte rappresentati) e design storico
(Franco Albini, Gaetano Pesce, Sottsass, Caccia Dominioni,Gio Ponti, Colombo,
Fornasetti, Arne Jacobsen, Riccardo Giovannetti solo per citarne alcuni). C’è
poi il collezionismo vintage firmato Chanel, LV, Hermès, Versace, Gucci o
Manolo Blahnik, marchi intramontabili che hanno nobilitato l’effimero e loro,
le bizzarrie. Come il portagioielli che il Presidente della Paramount Adolf
Zukor fece trovare come omaggio nel suo dressing room a Marlene
Dietrich; la ciotola in argento sbalzato regalata da Edoardo Alberto Principe
del Galles al suo dentista di Sandringham o una natura morta firmata da Luciano
Lutring, pittore e criminale. Noto negli anni ‘60 come il “solista del mitra”
per la sua abitudine a nascondere nella custodia di un vìolino le sue armi,
affiancó alla carriera di fuorilegge quella di artista. Un salone,
Mercanteinfiera, dalla forte attrattiva anche internazionale che - come afferma
Ilaria Dazzi Exhibition Director
“ riparte sulla base dell'ottimo risultato conquistato l'autunno scorso con
50 mila visitatori e circa 5000 buyer, confermando una fedeltà al salone per
certi versi inaspettata. Le premesse per una 26esima edizione di grande
successo ci sono tutte, ce lo dicono le richieste di buyer e professionisti che
stanno arrivando da mezzo mondo”. “O Teodor/ le cose strane/ Americane/
chiamate son…/perfin la donna/ per esser strana/ non porta gonna/ ma
pantalon/“. E ancora “Partono ‘e bastimente/ pe’ terre assaje luntane/ cantano
a bordo: sò napulitane /. Sono gli stralci di spartiti di vecchie canzoni, “Teodoro” e “Santa Lucia Lontana”. Poche
battute che racontano lo stupore ma anche la grande nostalgia di milioni di
migranti italiani ( oltre 14 milioni) che ai primi del 900 si imbarcavano per l’America con le grandi
compagnie di Navigazioni. Sono loro i protagonisti della collaterale “Partivano i bastimenti. Home sweet home
America”.E accanto a loro la memoria “necessaria - continua Dazzi - per rafforzare il comune
senso civico. Le storie delle migrazioni di ieri sono infondo le stesse cui
assistiamo proprio in questi giorni: stesse paure, stesse angosce e stesse
speranze. La mostra, curata da Massimo Cutò, giornalista e
collezionistaprevede tre sezioni:il fenomeno emigrazione, le navi e la
traversata. Si va dai poster delle eleganti navi fumiganti alle réclame dei
prodotti italiani già simbolo di un pionieristico “Made in Italy”; dalle
suggestive foto di famiglia incorniciate tra le due bandiere a suggello dell’integrazione
nel Nuovo Mondo, ai manuali per diventare “bravi cittadini stranieri” e le temutissime schede sanitarie di Ellis
Island che decretavano l’inizio o la fine del sogno. "Olivetti #StoriadiInnovazione”è invece
il titolo della mostra realizzata in collaborazione con l’Associazione Archivio
Storico Olivetti di Ivrea. Un percorso distinto in tre tappe - macchine da
scrivere, macchine da calcolo, pc stampanti e registratori di cassa - che vuole
essere una riflessione sul concetto di design secondo Adriano Olivetti: non
soltanto una cipria da mettere sopra il prodotto per vendere di più, quanto
metafora di responsabilità verso l’ambiente, la gente, verso il destino del
prodotto e della società. Tra i modelli in esposizione, la Lettera 22, “Leggera
come una sillaba, completa come una frase” come recitava una delle pubblicità
del tempo. Disegnata per Olivetti dall’architetto Marcello Nizzoli conquistò
presto grandi giornalisti e scrittori da Indro Montanelli a Oriana Fallaci, da
Enzo Biagi a Gianni Mura fino ad Ernest Hemingway. In esposizione si potranno
trovare 5 macchine nei colori originali utilizzati negli anni ’50 ovvero
marrone, rosa, verde, azzurra. La quinta macchina, invece è di recente
produzione: nel 2020, per celebrare i 70 anni dalla nascita della Lettera 22,
l’Associazione Archivio Storico Olivetti, in collaborazione con Rinascente e
‘Olivetti X Tutti’, produce 70 Olivetti Lettera 22 con carrozzeria ridipinta
tricolore. Dal 12 al 20 marzo 2022; Fiere di Parma, viale delle Esposizioni
393/a; orario: 10-19; prezzo: Euro 12 (intero); ingresso con super green pass. www.mercanteinfiera.it
MICROCHIP
SOTTOCUTANEO
Sorveglianza
terrificante o soluzione pratica al Covid-19? In Svezia, un paese
all'avanguardia nei microchip sottocutanei, un'azienda ha sviluppato un
passaporto sanitario che può essere indossato sotto la pelle. "Penso che sia parte della mia
integrità portare un chip e tenere le mie informazioni personali per me",
spiega Amanda Back ai media locali, una cittadina di Stoccolma che utilizza il
chip sviluppato dalla società DSruptive Subdermals. "Sento di avere un controllo maggiore stando nella mia mano",
aggiunge questo responsabile di uno spazio dedicato alle nuove tecnologie.
Sebbene non ci siano dati pubblici su questa pratica, diverse migliaia di
svedesi hanno impiantato questo dispositivo elettronico sotto la pelle negli
ultimi anni per sostituire chiavi, biglietti da visita, biglietti del treno ...
e, nel caso di alcuni, il loro certificato di vaccinazione. Il Paese scandinavo
è uno dei baluardi dei "biohacker", che considerano questo tipo di
soluzioni il futuro dell'umanità nonostante le perplessità che suscitano in
molte altre persone. Più vantaggi, secondo i suoi difensori: "Un microchip impiantato costa circa
100 euro nel caso delle versioni più avanzate, rispetto ai braccialetti
intelligenti, che generalmente costano il doppio; un impianto può durare 30 o
40 anni, mentre un bracciale dura 3 o 4 anni", sostiene Hannes
Sjoblad, capo di DSruptive Subdermals, per il quale il passaporto sanitario è
solo uno degli esempi di possibili applicazioni di questo dispositivo. L'uomo
d'affari osserva tuttavia che molte persone vedono gli impianti con paura, "come una tecnologia di
sorveglianza". I microchip "non
hanno batteria e non possono trasmettere segnali da soli, non possono dire dove
ci si trova e si attivano solo a contatto con uno smartphone, ad uso
esclusivamente volontario".
ALIENI
SULLA LUNA?
Una
foto scattata dal rover cinese Yutu 2 sul lato nascosto della Luna mostra un
misterioso oggetto cubico in lontananza scatenando molteplici ipotesi. Lo
riporta il sito web “space.com” che tratta notizie di spazio e astronomia,
basato sul diario di Yutu 2 sul canale scientifico cinese "Our
Space". Si tratta di un oggetto di forma cubica. Andrew Jones, giornalista
scientifico, lo ha notato per primo nel nuovo aggiornamento del rover e ha
mostrato lo scatto su Twitter: il cubo, soprannominato ‘casa del mistero’, si
trova ad un’ottantina di metri dal rover, nel cratere Von Kármán. Ciò non
significa necessariamente che ci sia vita aliena, osserva il giornalista Andrew
Jones. "Ma è qualcosa da esplorare" scrive Andrew Jones su Twitter.
Ora, secondo Jones, dobbiamo aspettare gli aggiornamenti che il rover Yutu 2
probabilmente raccoglierà nei prossimi due o tre giorni lunari (due o tre mesi
terrestri) mentre si avvicina all'oggetto. “Non è un obelisco o (un oggetto
estraneo), ma sicuramente è qualcosa a cui dare un’occhiata,”. Secondo lui
potrebbe trattarsi di una roccia tagliata in modo pressochè perfetto in seguito
all’impatto di un asteroide. A riprova di questa ipotesi ha pubblicato anche
una foto di un masso che era già stato precedentemente osservato sulla superficie
lunare. Il rover cinese ha, al momento, percorso 900 metri sul lato nascosto
della Luna: ci si muove molto lentamente allo scopo di evitare che il veicolo
rimanga bloccato nel terreno. Il media “Our Space” parla di una “misteriosa
capanna”. Il lander lunare Chang'e 4 ha portato il robot Yutu 2 in viaggio
sulla luna quasi tre anni fa. I due dispositivi sono atterrati per la prima
volta nella storia umana il 3 gennaio 2019 sul lato opposto della luna, che non
potremo mai vedere dalla Terra. Da allora, lo Yutu 2, a energia solare, ha
esplorato il fondo del cratere Von Kármán, largo circa 186 chilometri. Chang'e
4 è già la quarta missione cinese sulla luna, la seconda con un rover. La prima
missione con un robot del genere è stata durante la missione Change'3. gli
esperti stanno già pensando, per il futuro, di organizzare una spedizione
dell’equipaggio del rover per raggiungere l’oggetto cubico e osservarlo più da
vicino. Gli scienziati hanno ricordato che la prospettiva potrebbe trarre in
inganno e che soltanto avvicinandosi di più la vera natura di questo oggetto
dovrebbe diventare più evidente.